Come imparare ad essere creativi

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Essere creativi. Che dilemma.

L’ispirazione è uno dei grandi ostacoli di ogni designer e in generale di qualsiasi lavoro in cui occorre che sia messa in campo una buona dose di creatività. Come per l’incubo da foglio bianco per gli scrittori, anche noi designer soffriamo dello stesso problema e in molti casi venirne fuori è di vitale importanza.

Agli inizi della mia carriera lavorativa non facevo molto caso a questo problema, o non avevo ancora imparato ad inquadrarlo come tale, tuttavia mi capitava spesso all’inizio di ogni progetto quel senso di vuoto e di inquietudine di chi non ha la minima idea del percorso da seguire. E attenzione che non ha nulla a che vedere con la preparazione, perché questo mi succede ancora oggi dopo tanti anni di esperienza.

Il problema del famigerato foglio bianco, o della mancanza di ispirazione creativa, è un problema comune che affligge tutti i designer, ma per nostra fortuna con gli anni ho imparato a gestire questo status e a convogliarlo verso stati d’animo più positivi.

Quando inizia questo lavoro avrei tanto voluto che qualcuno mi avesse insegnato a gestire questo stato d’animo, o almeno dirmi che non sono l’unico pazzo che quando va a dormire ancora rimugina sul progetto, su quale strada prendere o cosa è meglio fare oppure no.

Ed è per questo che voglio parlarne e abbattere questo tabù una volta per tutte: noi designer siamo esseri umani, non macchine sforna creatività a comando, un progetto ci deve entusiasmare, conquistare e coinvolgere. Questo è il motore della nostra creatività.

Voglio però dire una cosa molto importante che ho capito con l’esperienza (che è davvero la migliore maestra), un buon designer deve avere due caratteristiche fondamentali: creatività e tecnica. La prima è un talento, spesso confusa con la dote, non è così. Una dote è una caratteristica che un individuo possiede dalla nascita, è nel suo DNA, il talento invece è la capacità di sviluppare una certa dote anche se non ce l’hai.

La tecnica invece è pura umana cultura, si impara con gli anni, con l’esperienza, con il lavoro. Non è meno impegnativa, è più raggiungibile.

Un buon designer non deve “nascere” designer, ma deve avere il talento di sviluppare e coltivare la dote della creatività, rispetto a chi invece ce l’ha dalla nascita.

Quindi come si sviluppa la creatività? Come si fa ad essere creativi?

imparare-ad-essere-creativiSemplicemente con la curiosità. Non importa se sei un web designer, un graphic designer, un interior designer, ecc. Devi essere curioso, deve appassionarti tutto di tutti gli argomenti possibili e immaginabili.

Io negli anni mi sono appassionato di un gran numero di cose, mi piace l’arredamento, mi piace il caffè e la sua produzione, mi piace fare trekking, fotografia, mi piacciono i lavoretti hand made di decorazioni. Con il tempo mi sono appassionato di cosmetica, ho indagato e portato avanti progetti personali che non avevano nulla a che fare con il mio lavoro. Ma questo mi ha permesso di conoscere la cultura umana della creatività, del fare, dello sporcarsi le mani e tutto questo si riflette inevitabilmente su ciò che faccio, perché quando ricado nel tunnel del foglio bianco è lì che cerco ispirazione, in ciò che ho visto o fatto pochi giorni prima.

Il secondo escamotage, molto più pratico ma infinitamente utile è quello di chiedere e chiedersi sempre, in qualsiasi momento qualunque cosa. Quando faccio un briefing con un cliente chiedo sempre l’impossibile, anche se può sembrare che non sia attinente.

Chiedo come funziona la logistica, come produce, come compra, come vende. Insomma entro nel suo mondo.

Perché in quel dialogo riesci a captare ciò che il cliente vuole che tu faccia, la soluzione al suo lavoro è proprio lì, nelle sue parole, ma lui non lo sa perché non è un creativo, non è suo compito tradurre i suoi pensieri in bello. Quello spetta a noi.

Ecco dunque come imparare ad essere creativi e geniali nel proprio lavoro. Chiedi, chiediti, esplora.

In un primo momento sicuramente non saprete bene quali domande porre, ma non ve ne preoccupate, questa tecnica (vedi sopra) si affina col tempo, ma presto vi accorgerete di quanto utili siano le informazioni che raccogliete e quando giungerete a quel vicolo cieco di creatività che attanaglia tutti prima o poi, avrete un appiglio che vi tirerà fuori dai guai e farà esplodere la vostra creatività.

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