Case History: progettazione del Brand PrimitivOil

Progettazione Brand PrimitivOil
Tempo di Lettura: 3 min.

PrimitivOil è un Olio Cosmetico naturale, la cui particolarità è proprio nei suoi ingredienti e nella sua composizione: pochi ingredienti, alte percentuali di essi.

Tra gli ingredienti principali spicca in particolar modo il Resveratrolo, contenuto naturalmente nel vino primitivo pugliese; sulla scorta di ciò l’azienda ha ideato il prodotto dandogli un nome che richiamasse questa particolarità. Ciò si rispecchia anche nel packaging che riprende proprio una vera bottiglia di vino. Il tutto confezionato con un design molto shabby chic caratterizzato dal blu Tiffany, dal rosa cipria, ecc. Gran parte della comunicazione però risultava “staccata” da questo concetto, non allineata con l’idea di fondo del prodotto e quindi difficilmente riconoscibile.

Il prodotto ha grosse potenzialità, ma occorreva definire innanzitutto il target di riferimento, la proposizione di acquisto e poi andava fatto un passo indietro: nell’entusiasmo della produzione l’azienda aveva creato prima il prodotto e in seguito era nata l’esigenza di creare il brand. Normalmente è il brand che crea il prodotto, ma qui non era accaduto e quindi una volta effettuato uno studio approfondito andava definito in modo univoco il brand, e cosa voleva comunicare ai propri clienti.

Siamo partiti da una ricerca statistica e sul web, per individuare cosa gli utenti cercavo più spesso, in che modo si avvicinano al mondo della cosmesi naturale in modo da definire le linee guida progettuali che in seguito ci avrebbero portato alla definizione del brand.

volumi-ricerca-olio-cosmetico

I risultati che ne sono scaturiti hanno individuato come target una donna dai 25 ai 60 anni, autonoma, con un lavoro, laureata o in una posizione di livello medio-alto e tutte quelle utilizzatrici della cosmetica luxury.

Ora che avevamo i dati era tempo di progettare: il marchio doveva rispecchiare le caratteristiche di lusso,ma anche di attaccamento verso la terra ove è nato. Doveva donare una percezione di preziosità, di desiderio, di indipendenza ed eleganza.

Le criticità a cui andavamo in contro:

  • Mancanza di Brand Awareness e linee guida aziendali in cui il cliente può identificarsi.
  • Prezzo alto non accessibile a tutti.
  • Scarsa fidelizzazione del cliente e usabilità sui supporti web.
  • Domanda contenuta.
  • Scarsa comunicazione offline e online.

Durante i primi briefing abbiamo definito le caratteristiche essenziali che il futuro brand doveva avere: essere riconoscibile, adattabile, unico.

Molte sono state le prove effettuate, alla fine il logo che ne è scaturito è costituito da due elementi, il marchio formato da un grappolo d’uva stilizzato con l’ultimo acino a forma di goccia che ricorda l’olio mentre esce dalla bottiglia; il ricciolo dell’uva una spirale che segue la proporzione aurea; il logotipo con una definizione della font principale (Playfair Display), in sostituzione della precedente (Times New Roman), e del Payoff (Lato).

Costruzione Logo PrimitivOil
Cambiamento Tipografia PrimitivOil
Palette Colori PrimitivOil

Definizione dell’immagine coordinata

Una volta definito il brand siamo passati a definire tutta l’immagine coordinata ad esso collegata. Abbiamo costruito un primo archivio fotografico, rivisto completamente le foto dei prodotti e la loro presentazione.

Si sono dettate le linee guida rivenditori on e off line e si sono riprogettate le pubblicazioni di manuali, ebook, guide, ecc.

Sono poi stati definiti tutti i banner e le comunicazioni online, infine si è progettata una nuova piattaforma web che potesse accogliere l’usabilità e la fruizione di un sito web con le funzionalità proprie di un e-commerce.

Anche nella piattaforma web sono stati riportati gli stessi caratteri, gli stessi colori e le stesse linee guida definite durante il branding. Ne è scaturita una piattaforma semplice ed elegante, in grado di far capire immediatamente in quale categoria merceologica l’utente si trova, ma nello stesso tempo non avvilisce il brand, non lo fa passare in secondo piano, tutt’altro; lo esalta, lo fa emergere e ne rafforza l’identità.

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Il segreto di questa case history di successo risiede nella ricerca approfondita, nella definizione di precisi obiettivi ancora prima di iniziare la progettazione vera e propria.

Occorre immergersi nelle aziende, nei loro valori, nella loro comunicazione più intima, solo in questo modo si può essere parte di essa e riuscire ad esprimere al meglio il suo potenziale.

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